Quando si parla au pair, ci si riferisce spesso a ragazze che decidono di trascorrere un periodo in una famiglia straniera per badare ai bambini o svolgere piccoli lavori domestici in cambio dell’alloggio e di un piccolo rimborso spese, quasi fosse un divertimento. In realtà si tratta di un lavoro a tutti gli effetti tutelato da normative, quindi le au pair, oltre a sottostare ad una serie di doveri, godono anche di diritti. Come il diritto di avere giorni liberi e ferie retribuite.
Giorni liberi, vacanze e ferie delle au pair
Di solito, gli orari di lavoro delle aupairs vengono stabiliti tra la ragazza e la famiglia ospitante. In cambio delle mansioni che svolgono, le ragazze alla pari hanno diritto ogni mese ad alcuni giorni liberi e, in caso di soggiorni prolungati, anche a un periodo di ferie retribuite. Il numero di giorni di ferie varia a seconda della durata del soggiorno. In genere, le ragazze che si fermano in famiglia per 6 mesi hanno diritto a 2 settimane di ferie pagate, quelle che rimangono in famiglia un anno hanno diritto a 4 settimane di vacanze retribuite.
Vacanze di Natale insieme alla host family
Non è detto, però, che le ragazze alla pari decidano di usare le loro ferie durante le festività. Anzi, ricorrenze come il Natale possono essere una buona occasione per scoprire le tradizioni e le usanze di un altro paese. Non sono poche, infatti, le au pair che decidono di trascorrere le festività natalizie insieme alla host family. Ma che cosa c’è di diverso rispetto al Natale tricolore? Non è un caso se un vecchio adagio recita “paese che vai, usanze che trovi”. Ogni paese ha le sue tradizioni. Scopriamo, allora, quelle di due destinazioni molto gettonate dalle au pair.
Il Natale in Irlanda, tra bevande calde e acque ghiacciate
Il Natale in Irlanda fa (quasi) rima con bevanda calda! Per sopportare le temperature più gelide niente scalda, infatti, come un whiskey irlandese, magari bevuto caldo e aromatizzato con qualche chiodo di garofano. La tradizione vuole che si consumi in uno dei tanti pub ma nulla vieta di berlo anche tra le mura della casa in compagnia della famiglia ospitante.
Se l’alcool non fa per voi e non temete il freddo, potete cimentarvi, invece, nella classica nuotata di Natale. Non sono pochi, infatti, gli irlandesi che il giorno di Natale si cimentano con un tuffo nelle acque gelide dell’Oceano. Se volete provare anche voi recatevi al promontorio Forty Foot a Sandycove, vicino Dublino o a Salt Hill, vicino Galway.
Se, invece, siete freddolosi non perdete l’opportunità di indossare un classico Christmas jumpers. Avete presente di cosa stiamo parlando? Di quei maglioni di lana a soggetto natalizio, diventati molto famosi dopo l’uscita al cinema del film Il diario di Bridget Jones. Magari un po’ un po’ kitsch ma sicuramente ideali per proteggersi dal freddo e per entrare nel vero clima natalizio irlandese!
Il Natale in Inghilterra: canti, doni ma anche chiodi!
Se avete deciso di trascorrere il Natale in Inghilterra insieme alla vostra famiglia ospitante, scaldate le corde vocali! I canti natalizi sono una tradizione tipicamente inglese. Non sono poche le famiglie che si rispettano questa usanza, magari anche gli abitanti dello stesso quartiere. Del resto, un’altra tradizione inglese che coinvolge anche i vicini di casa è il cosiddetto Boxing Day, cioè lo scambio di piccoli doni tra gli abitanti del quartiere il giorno di Santo Stefano (giorno in cui iniziano anche i saldi invernali!).
Infine, non stupitevi se durante la cena o il pranzo di Natale troverete accanto al vostro piatto una specie di caramella. Si tratta dei cosiddetti Christmas Crackers, pacchettini di cartone a forma di caramella che contengono una piccola sorpresa. In genere, per aprirli si tirano insieme le due estremità in modo da provocare un piccolo scoppio (da cui il nome crackers, da crack ossia scoppio). Se siete fortunati troverete un biglietto o un pensierino, altrimenti potrebbero capitarvi dei chiodi!